Console e videogiochi, recensioni e consigli.
Per chi è indeciso su un titolo (nuovo o vecchio) da acquistare, oppure vuole aggiungere delle informazioni a un gioco che ha già provato!
giovedì 31 ottobre 2013
A richiesta...
martedì 22 ottobre 2013
Ascend: Hand of Kul
Ascend: Hand of Kul (precedentemente Ascend: New Gods) è uno dei primissimi titoli free-to-play a presentarsi su console. Prodotto da Signal Studios, già creatore di un altro gioco arcade: Toy Soldiers, è stato pubblicato direttamente da Microsoft Studios per Xbox Live Arcade e Windows. Il gioco si propone come un action/rpg e nonostante il download e l'intera campagna siano completamente gratuiti, si ha di fronte un prodotto di ottima fattura, con un sistema di gioco lineare e diretto, molto piacevole da provare e mai frustrante. Inoltre, nonostante in tutti i free-to-play ci sia la possibilità di pagare per ottenere più velocemente i mezzi per migliorare la nostra performance videoludica, Hand of Kul non lo propone come mezzo necessario, il che lo rende più pregevole rispetto ad altri titoli dove questo elemento spesso si dimostra cruciale anche solo per poter completare il gioco.
La trama di Ascend: Hand of Kul è molto semplice. Il giocatore impersona un Guerriero Chaos, un soldato che al servizio di una delle tre Nuove Divinità: Luce, Ombra e Vuoto dovrà liberare il mondo degli umani dalla tirannia dei giganteschi e immortali Titani e della loro progenie, oltre che aiutare la propria divinità a superare le altre conquistando altari e templi per poter poi governare nel mondo 'post-titanico'. Ogni giocatore all'inizio dovrà scegliere con quale divinità schierarsi, ciascuna delle quali darà vantaggi e incantesimi specifici. Dopodiché il giocatore verrà inviato in superficie, dove inizieranno gli scontri. Le mappe sono tante ma non molto grandi, anche perché il gioco è molto diretto e difficilmente troveremo pause tra un 'massacro' e l'altro. Ci saranno luoghi religiosi da conquistare, piccoli titani (troll) da massacrare e molti forzieri contenenti tantissime armi e armature potenziabili, come ogni rpg che si rispetti. Terminando il discorso sulle mappe non si possono non citare i dungeon, ottimi elementi presenti in quasi tutte le mappe, praticamente delle lunghe grotte sotterranee piene di nemici e di scrigni, ottimi per trovare buon equipaggiamento e fare un mucchio di esperienza oltre che di anime, le quali non sono altro che l'unica valuta presente nel gioco.
Queste anime potranno essere trovate semplicemente uccidendo i nemici, oppure distruggendo determinati oggetti, o ancora nei bauli sparsi nel mondo e potranno essere scambiate con armi, armature, rune per potenziare l'equipaggiamento, potenziamenti per gli incantesimi ricevuti dalla divinità e molto altro, inclusi cambiamenti d'aspetto per il proprio Guerriero Chaos. È qui che si fa presente, in modo molto discreto, l'opzione delle micro-transazioni. Il tasto 'compra anime' compare senza troppo pretese nel menu. La scelta sta al giocatore ma il gioco risulterà divertente in ogni caso. Aumentando l'esperienza il nostro protagonista crescerà di grado e raggiunti determinati livelli, ogni cinque per l'esattezza, il nostro caro Chaos potrà essere sacrificato (o per l'appunto 'fatto ascendere', da qui il titolo) per entrare a far parte della Crociata e fornire potenziamenti molto utili ai prossimi Guerrieri che andremo a creare. I Chaos sacrificati non andranno perduti, ma al contrario aiuteranno ad incrementare le entrate di anime del giocatore, invadendo i mondi degli altri players!
Questa è solo il primo dei vari aspetti 'simil-multiplayer' del gioco: difatti, nonostante manchi una vera e propria componente multigiocatore (sia esso un pvp o una modalità cooperativa) che comunque all'interno del Sanctum, ovvero il 'quartier generale' dei Chaos, viene pubblicizzata con le parole 'A breve...' il titolo offre già dei piccoli interventi, se così si possono chiamare, effettuabili nelle partite degli altri giocatori. Infatti, oltre a spedire i nostri guerrieri ascesi nelle partite altrui, vedremo i Chaos comandati dagli altri players scorrazzare per la mappa sotto forma di fantasmi mentre giocano la loro campagna personale. Gli scontri player versus player non sono ancora presenti come già scritto, ma come ricompense di alcuni scrigni o comprandoli con le anime, possiamo acquisire degli incantesimi detti 'della Crociata', con i quali potremo maledire o benedire gli altri giocatori, gli effetti variano da incantesimo a incantesimo ma di base le maledizioni creano dei nemici nella partita dell'avversario selezionato oppure inviano direttamente quelli che stiamo combattendo personalmente tramite una magia chiamata 'Esilio', le benedizioni invece, come suggerisce il nome, applicheranno dei bonus al giocatore prescelto.
Così come il gameplay risulta facile da capire, anche le meccaniche sono dirette e fluide, i comandi sono parecchi ma senza complicazioni, ogni tasto corrisponde a un'azione, e solo gli attacchi danno la possibilità di concatenare più pressioni per creare le classiche combo, il gioco scorre via liscio come l'olio perdendo però nelle fasi di combattimento più concitate dove ci si trova di fronte a un vero e proprio lag dove sembrerà di combattere al rallentatore se non peggio a scatti. Dettaglio non insignificante ma trascurabile, sapendo di trovarsi di fronte a un titolo giocabile completamente gratis e continuamente migliorabile con dei probabili aggiornamenti futuri.
Grafica e audio: video e sonoro non sono sicuramente i migliori su piazza ma rendono perfettamente per un gioco d'azione dal ritmo frenetico. Il mondo è molto colorato e dalle ambientazioni varie, gli effetti visivi sono presenti anche se non eccezionali, i rumori di alcune armi contro i nemici danno da pensare ma sono cose su cui fortunatamente non ci si sofferma giocando ad Ascend: Hand of Kul. Una piccola nota per la colonna sonora del menu principale, corta ma decisamente evocativa e azzeccata per quanto riguarda il contesto del gioco. Non troppo ma nemmeno troppo poco insomma, sotto questo punto di vista decisamente 'nulla da segnalare'.
Tirando le somme, il frutto del lavoro di Signal Studios, va ad impennare già in partenza il valore di una nuova tipologia di videogiochi, i f2p (free-to-play) per console. Questo action/rpg presenta tutti gli elementi di qualità di un titolo del suo genere, molte mappe, scontri avvincenti, tante armi e armature migliorabili e potenziabili. A parte qualche piccola pecca di caricamento nelle zone più 'affollate' il gioco è pulito e divertente da giocare. Il sistema di maledizioni e benedizioni, oltre a quello dei guerrieri utilizzabili nella Crociata si mescolano perfettamente nel gioco e sono un ottimo punto di partenza verso un vero e proprio multiplayer. Il sacrificio in termini di grafica si nota ma non si fa rimpiangere a lungo. Ascend: Hand of Kul è di per sé un ottimo titolo e possiede tutte le premesse per diventare ancora di più. Questo è decisamente, assolutamente un titolo da scaricare!
sabato 12 ottobre 2013
A richiesta: Alice Madness Returns
Alice Madness Returns, come suggerisce il nome, è il seguito del gioco creato esclusivamente per pc American McGee's Alice. Pubblicati entrambi da Electronic Arts questo sequel è stato prodotto da Spicy Horse, uno studio creato appositamente per questo titolo. Uscito in Europa il 16 giugno 2011, al contrario del suo predecessore è stato progettato anche per console. La storia prende palesemente spunto da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll reinterpretandola però in maniera molto più cupa. Il giocatore interpreta il ruolo di Alice Liddell un'orfana i cui genitori sono morti in un incendio assieme alla sorellina Lizzie. La storia comincia esattamente dove finisce il primo capitolo, con Alice che esce da un manicomio dove era stata rinchiusa per finire in un'orfanotrofio di Londra. La nostra protagonista però non si è data per vinta e cercherà ancora di volta per far luce su ciò che è realmente successo la notte dell'incendio. Questo sarà lo scopo del gioco ma il Paese delle Meraviglie, che in realtà è la mente della stessa Alice (e dove albergano i ricordi di quella notte) è in pericolo. Una grave minaccia lo sta distruggendo pezzo dopo pezzo, e con loro anche i preziosi ricordi che Alice sta tentando di recuperare. La protagonista quindi si muoverà su due piani paralleli, Londra e il Paese delle Meraviglie, uno più dark dell'altro. Il gioco è un classico action/adventure platform, in cui vedremo la piccola Liddell farsi strada nel suo mondo fantastico tra combattimenti con vari nemici e salti di piattaforma in piattaforma per recuperare le sue memorie perdute arrivando così a scoprire la verità.
I comandi di gioco si presentano adeguatamente fluidi: le fasi più concitate, quelle dei combattimenti, sono classiche del genere con un sistema di 'aggancio' del nemico che però ogni tanto fa a pugni con la visuale in terza persona tipica degli adventure, lasciando alcuni punti ciechi che rischiano di essere pericolosi nel caso ci si trovasse accerchiati. Alice comunque, per combattere i nuovi e i vecchi avversari del Paese delle Meraviglie avrà a disposizione un arsenale di quattro armi potenziabili, sia melee che per colpire a distanza, oltre all'utilizzo di bombe (in alcune parti del gioco) e di un sistema di difesa consistente in un ombrello e in uno di schivata che trasformerà la nostra eroina in uno sciame di farfalle al momento dell'impatto. Infine come 'ultima carta' quando ci si troverà a corto di energia si potrà attivare la modalità Isteria, che trasformerà la 'fragile' fanciulla in una vera e propria bambola assassina. Per la parte esplorativa invece troviamo sia lati positivi che negativi: alcuni spunti nell'esplorazione dei livelli, la possibilità di ingrandirsi o rimpicciolirsi per entrare anche in minuscole serrature e il fatto che Alice sia la campionessa mondiale di salto in alto (potremo infatti saltare per ben tre volte di fila) fanno presupporre al giocatore un ampia capacità di esplorazione, che però si infrange, è proprio il caso di dirlo, contro i classici muri invisibili, subito presenti per farci capire che o andremo in quella determinata direzione o da nessuna parte.
La lotta fra i pro e i contro prosegue inoltre per tutta la durata della storia. Se la trama coinvolgente invoglia il giocatore a proseguire verso la soluzione del gioco, non lo fa però il gameplay. Ben presto le novità si esauriscono, lasciando il player, da circa metà gioco in poi, con tutte le armi al massimo e la stancante ripetitività di combattimenti e obiettivi tutti uguali fra loro. La ricerca dei vari frammenti di memoria si rivelerà l'unica spinta a favore della decisione di finire l'avventura della piccola Alice, la cui durata (in base alla voglia di esplorare del giocatore) varierà tra le 15 e le 20 ore. La mancata presenza di componenti online esaurisce lo scopo del prodotto di Spicy Horse al semplice completamento della trama principale e purtroppo neppure gli extra, come ad esempio i vari abiti sbloccabili utilizzabili in gioco per avere dei bonus, attireranno i giocatori all'idea di riprovare un secondo viaggio nel Paese delle Meraviglie.
Come di consueto, la recensione finisce con il comparto grafica e audio. Le ambientazioni, i modelli dei personaggi, tutto ci fa assaporare appieno il lavoro svolto per immergere il giocatore in questa rivisitazione di un Paese delle Meraviglie fatiscente. Nonostante ciò i livelli di grafica sono al di sotto della media, anche per un gioco del 2011. Piccole pecche nei caricamenti delle texture già non proprio sopraffine faranno storcere il naso più di una volta durante la partita. I dialoghi sono nella media, sia in italiano che in originale e aiutano molto a entrare nell'atmosfera del gioco, cosa un po' meno riuscita per quanto riguarda le musiche, a volte forse troppo 'distanti' dal contesto in cui ci ritroveremo ad ascoltarle. In definitiva un video e un audio leggermente sotto la sufficienza.
Per riassumere, il seguito di American McGee's Alice permette pienamente di assaporare lo stile che il gioco vuole farci provare, utilizzando un gameplay classico ma fluente. I dettagli purtroppo influiscono negativamente sull'esperienza generale, 'grattando' via parecchio del buono che altrimenti si sarebbe potuto trovare in questo titolo. Grafica e sonoro scialbi e livelli ripetitivi e non troppo esplorabili lasciano al giocatore ben poca voglia di rincorrere il Bianconiglio una seconda volta. Nonostante tutto il gioco è caldamente consigliato ai giocatori che hanno gradito il prequel, sotto questo punto di vista ci troviamo davanti a un degno successore che aiuta a terminare la storia dell'orfanella Alice Liddell. Se valutato esclusivamente per queste ultime caratteristiche allora Alice Madness Returns è un titolo che va decisamente provato!
sabato 5 ottobre 2013
Grand Theft Auto V
Quinto capitolo della famosissima serie (e ben quindicesimo se si contano davvero tutte le produzioni precedenti) ideata dai fratelli Sam e Dan Houser, prodotta da Rockstar North e pubblicata da Rockstar Games per Xbox360 e PS3. Il titolo in partenza creato da DMA Design non delude e propone un'altro splendido gioco action/adventure open world ispirato al mondo delle gangs di strada e del crimine organizzato. In questo gioco si uniscono perfettamente i capisaldi delle precedenti versioni, come l'esplorazione libera, la longevità della trama principale (costellata da tutta una serie di missioni secondarie e oggetti collezionabili) e l'aspetto sempre ben curato dei comparti grafica, audio e gameplay, alle nuove idee create apposta per quest ultima avventura, come ad esempio l'introduzione di ben tre protagonisti in cui 'dividersi' (cosa che approfondiremo più avanti), la modalità multiplayer online e tutta una serie di 'attività extra' con cui divertirsi da soli o con gli amici. Comincia qui la recensione di GTA 5!
9 anni prima... Una rapina in banca finita male ci insegna come muovere i primi passi nell'universo di Grand Theft Auto V... Oggi... Siamo alle prese con un 'pesce piccolo' di nome Franklin, il primo dei tre protagonisti che potremo controllare in questo gioco. Durante uno dei suoi colpi ci imbatteremo nel secondo personaggio giocabile, Michael, ormai uscito dal giro ma che dopo l' incontro con Franklin ritornerà (e molto felicemente!) come suo mentore. L'ultima parte del trio si chiama Trevor, un vecchio collega di Michael, che si unirà per compiere i colpi più difficili. Il suo atteggiamento e il suo modo di fare parlano da soli. Un pazzo squilibrato che fa quello che gli pare quando gli pare. La partenza del gioco lascia decisamente costernati. Le cosa da fare sono migliaia e le possibilità praticamente infinite. Il che forse potrebbe lasciare un senso di smarrimento ai meno pratici della serie, ma ben presto i movimenti e le azioni diventano quasi del tutto naturali e lo smarrimento di cui sopra si trasforma in un continuo stupore, ogni volta dovuto a un'azione, una missione o a una vista che mai avremmo pensato di poter trovare. Chi avrebbe mai immaginato di poter navigare in una rete internet con tanto di motore di ricerca in un gioco? Oppure di poter fare gare di motoslitte o quad tra un furto d'auto e una sparatoria? Si potrebbe persino arrivare ad avere una vita redditizia solo tramite le attività economiche presenti nel gioco, investendo in una proprietà, in un'attività o persino giocando in borsa! E queste sono solo alcune delle tantissime opzioni tra cui potrete scegliere in questo gioco.



Se però il vostro obiettivo non fosse farvi una vita parallela con tanto di giochi e passatempo, GTA 5 non delude comunque! La trama classica della serie, ovvero un criminale alle prime armi che tenta di raggiungere la vetta, qui viene portata ad un livello superiore, questo grazie alla possibilità di muoverci fra i tre personaggi disponibili in qualsiasi momento, sia che stiano compiendo un colpo insieme, sia che ognuno si trovi impegnato nelle sue attività quotidiane. Infatti, decidendo di rivolgere la nostra attenzione da uno dei tre protagonisti ad un altro, troveremo, dopo un veloce caricamento alla 'google maps', il nostro nuovo prescelto mentre è occupato nei suoi impegni giornalieri, dettaglio che da solo probabilmente dimostra tutto il lavoro svolto per ogni singolo dettaglio del gameplay. Tutti e tre i personaggi vanno giocati per poter completare l'avventura principale e ognuno di essi avrà le proprie missioni secondarie, oltre agli eventi casuali inseriti in questo episodio, e sarà specializzato in varie abilità che potranno essere migliorate eseguendo attività correlate. Tutto ciò unito al sistema di acquisto e personalizzazione di una vasta gamma di armi, macchine, vestiti e altro ancora permetterà di arrivare a fine gioco con tre protagonisti fatti su misura per le nostre esigenze. Da queste informazioni si può benissimo dire che vi aspetteranno più di un centinaio di ore di gioco per poter completare Grand Theft Auto V.
E quando, dopo aver provato tutto questo (e molto di più fidatevi), finalmente vi ritroverete per le mani il 'lavoro' che può cambiare la vostra carriera? Qui entriamo nel punto focale del titolo. Ma non si tratterà semplicemente di entrare sparando, prendere tutto e filarsela. O almeno non solo. Dovremo in primis effettuare un sopralluogo del posto che sceglieremo di colpire, capire che tipo di sistemi di sicurezza abbia: telecamere, guardie ecc. Dopodiché seguirà tutta una parte tattica: la decisione di quale metodo utilizzare, come portarlo a compimento e la squadra da comporre. Sì, perché oltre ai nostri tre 'eroi' ogni colpo avrà bisogno di persone più o meno competenti in vari campi (state attenti però, la competenza si paga, in questo caso con una parte del bottino) come sparare, guidare e hackerare. Dopo esserci procurati tutto l'occorrente, solo allora si passerà all'azione vera. E solo le sensazioni provate durante l'esecuzione del piano, vedere come si comportano tutti gli elementi che abbiamo scelto, la fuga e anche i piccoli (e grandi) imprevisti, danno da sole l'idea di aver comprato, o almeno di stare provando un ottimo gioco.
Per ultima cosa, ma non in ordine di importanza o di qualità, il reparto grafica e audio. I dettagli sono molto curati per essere un gioco con una mappa e una differenza di ambienti (compresi anche interni di edifici e negozi e persino fondali marini) così ampia. Gli effetti grafici, come la polvere o l'acqua sollevata dalle gomme delle macchine che faremo accelerare 'a manetta', oppure i riflessi della luce sull'acqua sono solo alcune delle cose su cui ci si potrebbe soffermarsi durante la partita per essere sicuri che non siano 'reali'. Le varie ambientazioni e il panorama si potrebbero trovare su delle cartoline per la loro bellezza, cosa che potremo dimostrare anche semplicemente fotografando il paesaggio tramite il nostro cellulare con accesso ad internet gratuito incluso, la quale deriva in maggior parte da una profondità di campo davvero elevata (assolutamente da provare è salire su punti più alti della mappa e girare su voi stessi per capacitarvi di quanto lontano arrivi lo sguardo). La chicca del gioco però resta comunque il suono, con lingua originale inglese sottotitolata in italiano (come ormai siamo abituati in GTA), ma con un tocco di realismo in più. Le frasi sono state infatti recitate da veri gangster a cui è stata data totale libertà di espressione. Il risultato? Ottimo! Ascoltare le discussioni o le litigate fra i vari personaggi all'interno del gioco è un vero piacere, soprattutto per chi ha comunque una buona padronanza della lingua inglese. Per chi non fosse pratico potrebbe invece rappresentare un piccolo dramma, saranno infatti molte le sequenze di parlato presenti mentre saremo intenti a guidare o scappare in tutta fretta e purtroppo data anche la dimensione dei sottotitoli capiterà, soprattutto alle prime volte, di ritrovarci a scegliere se leggere le traduzioni, comunque molto accurate e 'letterali', o concentrarci completamente nella sequenza di gioco, a volte perdendo preziosi consigli o finendo per schiantarci col nostro veicolo. Questa è però una cosa più che accettabile per un comparto audio assolutamente perfetto.
Insomma, l'idea dei fratelli Houser in questo nuovo capitolo si arricchisce e completa tutto ciò che era stato proposto nei precedenti capitoli. Le cose da fare in Grand Theft Auto V sono davvero tante e nessuna è lasciata al caso, si tratti della trama principale, di qualche attività extra o la semplice esplorazione di Los Santos. Le emozioni che questo titolo offre sono davvero tante e molto forti, la maggior parte delle volte condite da un'ironia mai sforzata e sempre azzeccatissima. La trama è di per sé molto lunga, come tutti i titoli della serie, ma con tutte le cose da scoprire invoglia anche il giocatore e riprendere in mano il gioco una volta finito e continuare a provare cose differenti, grazie soprattutto alla presenza dei tre protagonisti a cui, prima o poi si finisce con identificarsi in almeno uno di loro (e preoccupatevi se vi viene in mente di tatuarvi sul collo la scritta 'cut here' come Trevor). La qualità grafica ma soprattutto quella del sonoro sono sbalorditive e aiutano il giocatore a sentirsi davvero immerso nel mondo che GTA 5 offre. Unica pecca un servizio online che appena presentato presenta gravi problemi, tanto da non permettere proprio di giocarci, e che deve farsi aspettare. Un attesa che sicuramente verrà ripagata una volta superati i primi ostacoli. Ottimo lavoro quindi per la Rockstar Games. Grand Theft Auto V merita appieno di essere non solo provato ma anche acquistato! Un titolo da non perdere anche per chi magari non è un assiduo giocatore della serie, ma comunque ama i bei giochi.
mercoledì 25 settembre 2013
Tomb Raider (2013)
Era il 1996 quando Lara Croft (o Laura Cruz, come avrebbe dovuto chiamarsi) entrò per la prima volta nei nostri piccoli schermi, forse un po' troppo per farci stare le sue curve, dettaglio che unito a un innovativo stile di gioco, ha reso il prodotto di Core Design, pubblicato in Italia da Eidos Interactive, uno dei migliori videogiochi action dell'epoca. Il successo ottenuto ha dato il via ad una serie che al giorno d'oggi vanta ben 10 titoli, l'ultimo dei quali, uscito per Xbox 360, Playstation 3 e PC è quello di cui andremo a discutere. Nell'arco di 17 anni i passi avanti sono stati notevoli nell'industria videoludica, sia per quanto riguarda la giocabilità che dal punto di vista grafico. Nel frattempo Core Design ha passato il testimone a Crystal Dinamics, mentre Eidos Interactive è stata assorbita da Square Enix, ed è proprio da loro che è ripartito il progetto di rinnovare il brand dell'avventuriera più sexy della storia dei videogame.
Se non si fosse ancora capito dalle immagini, questa volta non vestirete i panni dell'esploratrice di tombe esperta e agguerrita ma, trattandosi di un prequel, osserveremo una Lara relativamente fragile e confusa che con il proseguire della trama aiuteremo a trasformarsi nell'eroina che tutti noi conosciamo. Il luogo in cui assisteremo a questo cambiamento è un'isola al largo del Giappone, dove la nostra Lara scoprirà per la prima volta cosa significa davvero sopravvivere: non solo cercando cibo e riparo (tema che si propone all'inizio del gioco ma che non viene mai approfondito) ma anche imparando a difendersi da tutte le insidie che questa prima avventura le riserverà, poiché l'isola pullula di nemici, che si tratti di animali come lupi (che in Giappone sono estinti), naufraghi precedenti ora convertiti ad una fede locale oppure 'indigeni' del posto. Ben presto le tematiche survivor dei primi momenti lasceranno spazio a quelle tipicamente action, con sparatorie e salti di rupe in rupe, frammentati da video e da alcune sporadiche possibilità di esplorazione, che non tolgono comunque la sensazione sempre presente che il gioco sia 'pilotato' dall'inizio alla fine. Durante il nostro tour dell'isola la quantità di azioni possibili andranno mano a mano ad aumentare, grazie sia all'inventario, che propone ben 4 armi più una piccozza versatile utilizzabile anche per il corpo a corpo, tutte potenziabili per migliorarne la letalità tramite la raccolta dai cadaveri o altre fonti di materiali e componenti appositi, sia da un'innovativo (o almeno per il genere) 'albero delle abilità' che si potranno via via sbloccare quando Lara raggiungerà una certa dose di esperienza. Un piccolo tocco da RPG che comunque non va a guastare un prodotto di grande livello, terminabile in una decina di ore a difficoltà media nei quali però non ci si trova mai a corto di momenti mozzafiato, comprese scene come usare un paracadute o scivolare da un dirupo con un aereo in fiamme al seguito.
Di per sé, questo nuovo Tomb Raider, presenta molte analogie con l'esclusiva per PS3 Uncharted, riprendendone parecchio le meccaniche di gioco, soprattutto per quanto riguarda le sparatorie, singolare, dato che proprio Uncharted aveva deciso di ispirarsi alle avventure di Lara per lo stesso motivo. Comunque una volta presa confidenza con i comandi, cosa fortunatamente molto semplice (al contrario dei famosissimi e inesistenti tasti 'salta' o 'corri' che la nostra archeologa insisteva nel farci premere durante i suoi allenamenti nelle sue prime avventure) il gioco prosegue lineare dall'inizio alla fine, tra momenti di gioco con incastonate sequenze video a volte molto spettacolari che non diminuiscono ma anzi aumentano la tentazione da parte del giocatore di scoprire presto cosa succederà in seguito. Ottimi per tenere alta la tensione le varie scene stealth, al contrario delle abbondanti sparatorie in cui decine e decine di uomini non intuiscono l'importanza di difendersi da dei colpi di arma da fuoco e soccombono per mano della nostra eroina. Nonostante questo ne riesce un gioco piacevole e per nulla ripetitivo, le sequenze tra un combattimento e l'altro non sfiniscono il giocatore ma invece aumentano la voglia di far luce su cosa nasconde il resto dell'isola.
Voglia che purtroppo non è stata completamente soddisfatta. Le mappa dell'isola è infatti suddivisa in zone collegate fra loro, di forme e dimensioni variabili ma mai veramente grandi. La voglia di esplorarle deriva dal semplice bisogno di raccolta dei materiali, che come già descritto permettono di installare diversi potenziamenti per le armi, e di oggetti vari suddivisi in set, ognuno dei quali una volta completato, fornisce una buona dose di esperienza e permette di velocizzare l'acquisizione delle varie abilità da parte di Lara. Vi sono inoltre per ogni mappa sfide da superare, come colpire tot oggetti di un determinato tipo o raccoglierne altri, e dei 'segnali GPS' da scovare. La difficoltà di trovarli subito al primo tentativo però non spinge il giocatore a voler rivisitare le mappe, soprattutto una volta finita la campagna principale. Come ultimo elemento parliamo delle tombe, luoghi dalle entrate più o meno nascoste e privi di nemici, dove l'obiettivo sarà risolvere dei puzzle (ne incontrerete parecchi sull'isola, ma questi saranno relativamente più ostici), che non potevano mancare in un Tomb Raider. Le cose si fanno più divertenti con lo sblocco di più funzioni per le armi, come la freccia a corda che permettono di sfruttare a pieno il level design. Questo, unito all'utilizzo dell'Istinto di Sopravvivenza, un 'terzo occhio' che permette di scovare la direzione da intraprendere o gli oggetti da utilizzare nel caso ci si trovasse bloccati in una mappa senza sapere cosa fare, permettono al giocatore di non avere quasi mai dei momenti morti e mantenere invece un livello di scenari coinvolgenti per tutto il tempo dell'avventura.
Ultima nota riguardante l'esperienza di gioco è il comparto multiplayer: l'idea dello sblocco di armi (alcune non presenti nella campagna principale) e personaggi, sia buoni che cattivi, aumentando di livello (fino a 60) è di per sé un buon incentivo per provare questo 'extra', ma viene presto scartata dopo qualche partita, sempre che ne troviate. Una volta cominciata la sfida l'atmosfera cambia completamente e vi ritroverete, qualunque sia l'obiettivo della missione, in un classico TPS. Quindi, se doveste decidere di acquistare il titolo di Crystal Dinamics e Square Enix il mio consiglio e di non farlo per giocare in multiplayer.
Per terminare la recensione parliamo di grafica e audio: mentre alcuni scorci dell'isola lasciano davvero senza parole, partendo dal 'cimitero delle navi' che troverete una volta superato l'inizio del gioco, alcuni dettagli, che tuttavia è difficile scovare senza avere un'occhio allenato o aver provato la campagna più volte, sono stati leggermente trascurati. L'unico degno di essere menzionato è l'acqua, che già dalle prime scene dopo il video iniziale si intuisce non essere stata l'elemento più curato. Tuttavia a parte queste piccole critiche il gioco gode di una grafica di tutto rispetto che unita alla visuale simile a quella di un cameraman, pronta ad inquadrare nel modo migliore le scene e i dettagli più d'effetto e persino a 'sporcarsi' di acqua, fango o sangue a seconda delle situazioni, permette al giocatore di sentirsi pienamente all'interno della situazione. Per quanto riguarda l'audio il doppiaggio in italiano sembrerebbe ben curato, se lo si ascolta la prima volta che si gioca, ma una volta ascoltati i dialoghi in originale (inglese) si nota immediatamente la differenza, i personaggi hanno decisamente più carattere, persino quelli non principali. La colonna sonora infine è assai piacevole da ascoltare e utile per aumentare l'atmosfera dei vari momenti di gioco, non entusiasmante ma azzeccatissima.
In definitiva questo progetto di riportare in auge Tomb Raider può definirsi più che riuscito. La trama decisamente lineare e qualche pecca nell'intelligenza dei nemici non sminuiscono il lavoro fatto per ridare lustro alla nostra cacciatrice di tombe preferita. Buona giocabilità, buona grafica e una campagna singola tra le più longeve per quanto concerne il panorama degli action game garantiscono, a chi fosse interessato (sia che abbiate giocato tutti i precedenti titoli della serie o che sia il vostro primo incontro con Lara), un acquisto che sicuramente non rimpiangerete. Molti elementi potevano essere approfonditi, come la sopravvivenza e l'esplorazione, ma sono stati solamente abbozzati. Vero, ma il risultato non cambia. La decisione finale è: Tomb Raider va decisamente provato!
lunedì 23 settembre 2013
Benvenuti!
Buona giornata a tutti! Questo nuovo blog parlerà dei vostri videogiochi preferiti, potrete chiedere la recensione di un particolare videogioco e dopodiché discuterne insieme per proporre a chi vorrà informarsi una guida precisa di cosa aspettarsi da un determinato titolo! Vi ringrazio anticipatamente per le vostre visite e i vostri consigli! Buona navigazione!
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